Territorio

Veneto Orientale, Consorzio di Bonifica e Comuni fanno squadra

10 Febbraio 2022

Il Veneto Orientale vede lo sviluppo e il proliferare delle attività umane grazie all’imponente e ingegnosa opera di bonifica. Un’opera che sempre più spesso si trova a fare i conti con i mutamenti climatici in atto.

Negli ultimi mesi, la già consolidata collaborazione tra Consorzio e Comuni del comprensorio ha subìto un’imponente accelerazione con l’obiettivo di trasformare le analisi delle criticità idrauliche evidenziate dai piani comunali delle acque in progetti di fattibilità tecnico-economica che comprendano tanto interventi di riduzione del rischio idraulico, quanto anche di valorizzazione delle vie d’acqua e di rigenerazione urbana.

Un’importante opportunità per la realizzazione di queste opere è quella offerta in questi giorni dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che offre ai Comuni la possibilità di candidare questi progetti a finanziamento, con un bando in scadenza il 15 febbraio e con un secondo previsto per marzo.

Protagonisti di questa fase diverranno quindi i Comuni, avendo però alle spalle una squadra ben più articolata, che ha visto il Consorzio nel ruolo di ideatore e coordinatore di una complessiva ed ambiziosa azione di riqualificazione territoriale su scala comprensoriale.

L’insieme dei progetti, alcuni dei quali sviluppati in sinergia anche con la Città Metropolitana di Venezia con Veritas ed LTA, gestori dei Servizi Idrici Integrati operanti nel Veneto Orientale, prevedono nel complesso lavori per quasi 110 milioni di euro che riguardano sia il potenziamento delle reti di smaltimento delle acque piovane in numerosi centri urbani del Veneto Orientale, come ad esempio nella zona della Beata Maria Vergine a Portogruaro o nell’area industriale di Via Kennedy a S. Donà di Piave, sia l’adeguamento delle sponde e delle arginature delle principali rogge come la Lugugnana a Teglio Veneto e Fossalta di Portogruaro o la Versiola a Gruaro, unendo gli interventi, ove possibile, alla creazione di laminazioni in aree verdi inserite nel contesto cittadino per trattenere le portate idriche generate dagli scrosci di pioggia, e di percorsi dedicati alla mobilità lenta. In qualche caso – come a S. Stino di Livenza e Concordia Sagittaria – il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo impianto di pompaggio a servizio del centro urbano.

Nella prima tranche di richieste, che concorreranno al bando del 15 febbraio, si inseriscono 14 interventi tutti dedicati alla resilienza dei centri urbani, per un totale di circa 34 milioni di euro.

A questi progetti si uniscono due grandi gruppi d’interventi di analogo importo che il Consorzio sta direttamente proponendo al finanziamento pubblico del PNRR. Il primo riguarda la realizzazione di opere di distribuzione delle acque irrigue o, più in generale, delle “acque ambientali”, il secondo riguarda il potenziamento delle opere idrauliche di difesa per fronteggiare l’innalzamento dei livelli marini, in un territorio come il Veneto Orientale per buona parte già posto sotto il livello del mare.

«Si tratta senza dubbio di un momento particolare – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, Giorgio Piazza–, in cui ci sono le premesse per fare bene e avere diversi finanziamenti a servizio del territorio. Di certo sarà impegnativo per tutti, ma dobbiamo lavorare per sfruttarlo al meglio con progetti di area vasta, innovativi e gestiti in sinergia fra gli Enti”».