Territorio

Altino, lo Stato stanzia fondi per l’acquisto di nuove aree da indagare con gli scavi

10 Febbraio 2022

C’è anche l’area archeologica di Altino all’interno del piano strategico “Grandi progetti beni culturali” varato dal ministro Dario Franceschini e ieri licenziato con parere favorevole dalla Conferenza unificata Stato – Regioni.

Oltre al finanziamento di 38 interventi di recupero e valorizzazione di vari siti culturali, il piano prevede tre nuove acquisizioni al patrimonio dello Stato: Villa Massenzia lungo la via Appia Pignatelli a Roma, Villa Buonaccorsi a Potenza Picena e l’acquisto di alcuni terreni agricoli, privi di fabbricati, adiacenti all’area archeologica di Altino.

«Un altro importante segnale di attenzione da parte del Ministero della cultura, che ormai con tutta evidenza considera Altino un cantiere culturale sul quale investire», dice Marianna Bressan, direttrice del Museo nazionale e area Archelogica di Altino, «Questo stanziamento ci permetterà finalmente di indagare con scavi archeologici il cuore monumentale della città antica e di ampliare il circuito di visita, sempre più verso la realizzazione del Parco archeologico altinate».

Secondo i rilevamenti scientifici finora compiuti, i terreni che saranno acquisiti corrispondono «al contesto di giacenza della massima estensione della città romana di Altino, corrispondente a Foro, teatri, viabilità e contesti residenziali». La loro acquisizione permetterà di rendere unitaria e organica l’area archeologica e il percorso di visita comprendente il Museo Nazionale, AltinoLab (la vecchia sede museale) e le aree archeologiche di Altino.

I fondi sono già stati stanziati, ora si è in attesa delle necessarie procedure di verifica di congruità della valutazione delle stime di acquisto da parte dell’Agenzia del Demanio.