Territorio

Venezia-Trieste, avviata valutazione d’impatto ambientale per potenziamento della linea ferroviaria

7 Gennaio 2022

Il ministero della Transizione Ecologica ha informato i Comuni di San Donà, Portogruaro e Fossalta di Portogruaro di aver avviato la procedura di valutazione d’impatto ambientale sul progetto di fattibilità presentato da Rfi per il potenziamento della tratta Venezia-Trieste, con interventi che riguardano tutto il Veneto Orientale.

Lo studio di fattibilità rientra in un più ampio intervento previsto per potenziare e velocizzare la tratta, per una spesa complessiva stimata in 1,8 miliardi di euro e per cui il governo ha nominato qualche mese fa un commissario straordinario. Sono in programma interventi che serviranno sia a velocizzare la linea esistente, riducendo i tempi di percorrenza per i treni passeggeri, sia per adeguarla agli standard europei per la circolazione dei convogli merci.

I nuovi interventi, oggetto della valutazione d’impatto ambientale, riguardano la costruzione di due nuovi Posti di movimento a San Donà e Fossalta di Portogruaro, per consentire la circolazione di treni merci con lunghezza di standard europeo (750 metri). Nonché la realizzazione di una variante di tracciato di 3 km a Portogruaro, per aumentare le velocità dei treni.

A San Donà il nuovo Posto di Movimento sarà costruito a nord dell’attuale stazione ferroviaria, in adiacenza a quella in fase di costruzione nell’area di via Ereditari – Porta Nuova, per cui si è ancora in attesa dell’assegnazione dell’appalto prima di poter avviare i lavori.

A Portogruaro la variante di tracciato avrà inizio al km 59, a monte dell’opera esistente che supera il fiume Lemene, prosegue con curva verso destra, si allarga gradualmente verso l’esterno abbandonando la sede attuale e si avvicina al nuovo svincolo stradale, senza tuttavia interferire con esso. La sede ferroviaria in variante si stacca da quella esistente prevedendo un allargamento complanare del rilevato.

La variante di tracciato prevista a Portogruaro si svilupperà in un’area urbanizzata e richiederà anche la demolizione di sei edifici. La variante si sviluppa nel tratto compreso tra i km 58 e 61 della linea, in cui attualmente la velocità massima è limitata a 135 km/h a causa di raggi di curvatura ridotti. Con la variante la velocità di tracciato salirà a una media di 140 km/h con velocità massima di 175 km/h per i tratti ad alta velocità.

I cittadini interessati agli espropri, come gli enti coinvolti, avranno trenta giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni o pareri.

Il dettaglio del progetto è visibile sul sitohttps://va.minambiente.it/…/Documentazione/8288/12188