Territorio

Kay Turchetto alla guida di Federalberghi Caorle

20 Gennaio 2022

E’ Kay Turchetto la nuova presidente del Consiglio Direttivo di Federalberghi Caorle, l’associazione sindacale che riunisce e rappresenta oltre 130 imprese alberghiere della località balneare.

Nel corso della riunione di mercoledì 19 gennaio, il Consiglio Direttivo ha preso atto delle dimissioni del primo presidente di Federalberghi Caorle, Loris Brugnerotto, che per motivi personali ha lasciato la carica, rimanendo però all’interno del Consiglio come consigliere e proseguendo, dunque, il suo impegno in favore della categoria.

Tra gli altri componenti del Consiglio Direttivo, composto da Celio Bortoluzzi, Nazareno Cosmo, Alberto Borin, Marco Catto, Nazzareno Mazzarotto, Giorgio Rosso, Diego Negretto (subentrato a Mattia Munerotto dopo la nomina di quest’ultimo ad Assessore del Comune di Caorle) e Kay Turchetto, è stata votata proprio quest’ultima che sinora ricopriva la carica di vicepresidente dell’associazione.

Presente alla riunione del consiglio direttivo anche Manrico Pedrina, presidente mandamentale di Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle. Federalberghi Caorle è nata infatti dalla fusione tra l’Associazione Albergatori di Caorle, che ha cessato le sue funzioni, e del Gruppo Alberghi Confcommercio. Federalberghi Caorle fa parte infatti della “famiglia” Confcommercio, pur avendo la sua autonomia.

“Voglio esprimere il mio più sincero ringraziamento a Loris Brugnerotto per gli importanti traguardi che ha raggiunto durante il suo mandato – è il commento della neopresidente Turchetto, che gestisce insieme alla famiglia il Park Hotel Pineta e lo stabilimento balneare-ristorante Don Pablo – Grazie al suo impegno, alla sua capacità di mediazione e di fare squadra, è nata Federalberghi Caorle e sempre grazie alla sua dedizione è riuscito a traghettare l’ente nelle fasi più delicate dell’emergenza sanitaria. Mi metterò al servizio della categoria per cercare di affrontare al meglio le numerose sfide e problematiche che interessano le imprese”.