Territorio

Legambiente, il bilancio finale della campagna sullo stato di salute dei fiumi

30 Dicembre 2021

«Mala depurazione e glifosate sono i principali nemici dei nostri fiumi». A parlare chiaro sono i dati del bilancio finale di Operazione Fiumi – Esplorare per custodire, edizione 2021 la nuova campagna itinerante di Legambiente Veneto, realizzata grazie al progetto finanziato della Regione del Veneto con risorse statali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che quest’estate con un team di oltre 50 volontari e volontarie dei Circoli di Legambiente ha monitorato lo stato di salute dei nostri corsi d’acqua.

Il report finale di Operazione Fiumi pubblicato ieri dall’associazione, riporta tutti i dati raccolti nel 2021, riguardanti i fiumi più significativi della regione: Brenta, Bacchiglione, Po, Adige, Livenza, Sile, Piave e altri corsi d’acqua tra cui Fratta Gorzone, Retrone e Dese che con numerosi altri affluenti e canali sono tenuti sotto la lente di ingrandimento dei Circoli territoriali di Legambiente. La campagna itinerante ha coinvolto centinaia tra volontari e cittadini in attività di campionamento ed analisi sulla qualità delle acque, nei rilevamenti morfologici e – per la prima volta in via sperimentale – nel monitoraggio della river litter (rifiuti lungo le rive) attraverso un nuovo protocollo elaborato da Legambiente. I volontari, formati dal comitato scientifico di Legambiente, hanno effettuato i prelievi dei campioni e attività di rilievo degli elementi di criticità ambientale, assistiti per gli aspetti scientifici e formativi dai tecnici e dai laboratori di ARPAV, partner di questa prima campagna regionale di attenzione verso i fiumi. I cittadini che hanno partecipato alle attività hanno così potuto rendersi conto dell’importanza e della fragilità del sistema fiume che è anche continuamente messo a rischio dai continui tagli radicali di vegetazione lungo gli argini che rischiano di compromettere l’ecosistema fluviale.

Al centro della campagna, l’analisi di parametri chimici e microbiologici delle acque superficiali dei campioni prelevati, elementi utili per valutare la qualità ecologica del fiume. Due i principali ricercati: batteri fecali e glifosate. Su 50 punti totali campionati, il 54% è risultato superare i limiti previsti per un buono standard di qualità delle acque. Rilevato anche glifosate oltre i limiti nel 26% dei campioni.

“La cattiva depurazione è la malattia cronica – precisa il rapporto di Legambiente –: 29 punti monitorati in 12 fiumi e corsi d’acqua minori della nostra regione, risultano inquinati o fortemente inquinati con valori di escherichia coli superiori a 1000 mpn/100ml, il limite di qualità per le acque interne. Se volessimo prendere in considerazione il limite di qualità previsto per le acque di balneazione (comunque non prevista per le acque di fiume), i punti a risultare non balneabili sarebbero ben 37”.

Sul territorio del Veneto orientale il Sile ha destato preoccupazione, in quanto nessuno dei campioni prelevati è risultato entro i limiti: “il segnale di una sofferenza estesa fino alla foce, dovuta in particolare alla scarsa depurazione della Marca” precisa la nota ti Legambiente”. I punti campionati nel fiume Piave nel complesso destano meno allarme, anche se con puntuali valori elevati, da tenere sotto dovuta osservazione.

Per quanto riguarda gli inquinanti emergenti, famiglia cui appartengono i famigerati Pfas, è stato preso in esame il Glifosate, l’erbicida di sintesi chimica più diffuso al mondo.

“Le analisi condotte sui 50 campioni prelevati hanno rinvenuto tracce di glifosate su 33 campioni con valori che oscillano da 0,02 a 1,1 microgrammi su litro. Con un valore limite per lo standard ambientale stabilito in 0,1 µ/l e ben 13 campioni che hanno superato tale valore, emerge un 26% dei campioni contaminati che desta seria preoccupazione e richiama ad azioni urgenti e ad un maggior controllo sui limiti e sugli utilizzi di questa sostanza, vista la nota pericolosità per la salute umana – conclude la nota -. Tali molecole rappresentano un fattore di pressione rilevante per la salute dell’uomo e dell’ambiente”.

Il rapporto completo è scaricabile a questo link: https://drive.google.com/…/17QvoaEGvXgvWkftk77iZGtctck6…