Cultura ed Eventi

San Donà, 100.000 sacchetti per il pane con stampato il numero antiviolenza (1522)

22 Novembre 2021

In occasione del 25 novembre, Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono numerose le iniziative che si svolgeranno sul territorio sandonatese, e che hanno coinvolto enti pubblici, associazioni di categoria, sistema dell’istruzione e formazione oltre che imprese.

«Questo progetto ha basi solide, perché nasce da un obiettivo condiviso e fortemente sentito – commenta la Vicesindaca Silvia Lasfanti –, ovvero la tutela delle donne e della loro dignità e la eliminazione di qualsiasi forma di violenza. Grazie a tutti gli Enti e le organizzazioni che si sono impegnati per questo risultato».

«L’iniziativa è nata da un’idea dell’Amministrazione, condivisa con l’Ulss, gli altri Comuni della Conferenza dei Sindaci e i due CeAV (Centri Antiviolenza) di San Donà e Portogruaro: Confartigianato e Confcommercio hanno subito aderito, scegliendo di essere un volano e di ampliare ancora di più il messaggio, costruendo il filo conduttore per una progettualità coerente negli anni a venire. Nasce così il marchio “Sentinelle Contro la Violenza” che avrà declinazioni diverse per ogni iniziativa» ha aggiunto Ennio Galletti, funzionario di Confartigianato Imprese San Donà di Piave.

Le iniziative:

  • 100.000 sacchetti per pane con messaggio personalizzato, in distribuzione da domani in una trentina di panifici di San Donà e Portogruaro. Ciascun sacchetto riporta il numero an-tiviolenza 1522. Iniziativa a sé stante, a fianco delle singole progettualità comunali
  • Un’apposita campagna di sensibilizzazione;
  • L’avvio di corsi di formazione rivolti alle operatrici del benessere (parrucchiere, estetiste, ecc.), finalizzati a permettere di intervenire nelle situazioni critiche di cui possono venire a conoscenza con informazioni corrette e puntuali.

Estetiste e parrucchiere: sentinelle contro la violenza:

Sul coinvolgimento delle categorie legate al benessere è intervenuta anche Catia Pasqualato, componente del Consiglio Nazionale Confartigianato Gruppo di Mestiere Estetisti: «Questa iniziativa parte da incontri e confronti già iniziati questa estate, e mi ha coinvolta in termini di investimento personale e professionale, come una sfida bella da poter raccogliere. Come operatori siamo a contatto tutto il giorno con le clienti, che spesso si mettono a nudo raccontando in un contesto confidenziale i loro problemi. A volte ci capita di venire a conoscenza di situazioni drammatiche nelle famiglie, e quindi abbiamo riflettuto su come poter aiutare, senza prendere iniziative maldestre e rispettando i ruoli. Ci siamo anche detti che sarebbe stato bello inserire questo tema nelle scuole di formazione per estetica, al quarto anno, quando le ragazze sono più mature e sensibili».

Roberto Bellio, presidente Centro Antiviolenza la Magnolia, spiega che «Il CeAV si è messo a disposizione di questo grandissimo progetto, nato con la collaborazione di Confartigianato e Confcommercio e allargatosi alle scuole professionali del settore benessere. Il format del corso formativo già da anni è posto in essere, ed è riuscito a creare reti con le operatrici del settore, che si trovano ad affrontare situazioni di violenza riferite dalle clienti e che possono confrontarsi con professionisti per comprendere come intervenire, e per indirizzare ai servizi sul territorio specializzati per il sostegno e l’aiuto legale. Questo progetto ha avuto come capofila il comune di San Donà che ringrazio, e l’obiettivo è creare un territorio sicuro per le donne, dove tutti possano essere sostenuti e in particolare le donne vittime di violenza».

Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, conferma il supporto dell’organizzazione a questa iniziativa: «Oltre a confermare la partecipazione di Confcommercio a questo progetto, desidero ringraziare profondamente tutti coloro che si mettono a disposizione per cercare di debellare questa piaga vergognosa, che anche in un Paese come il nostro porta purtroppo a leggere notizie tragiche troppo spesso; è fondamentale far capire alle donne vittime di violenza che esistono porti sicuri a cui rivolgersi in libertà, mantenendo la propria privacy e tutte le necessarie tutele».

Valentina Chiodi, responsabile del Consultorio Familiare dell’Ulss4 “Veneto Orientale”, conferma l’attenzione e il sostegno dell’Ulss in questo lavoro «come operatori noi viviamo tutto l’anno queste situazioni, a prescindere dalla ricorrenza. Siamo presenti a fianco delle donne vittime di maltrattamento. Si tratta di temi delicati che spesso fanno paura, non solo alle vittime ma anche a chi sta loro intorno e non sa come intervenire. Sensibilizzazione e formazione permettono di aprire le porte per acquisire una nuova consapevolezza; sono progetti che danno i loro frutti nel tempo e chiedono attenzione e sensibilità».

«Grazie a tutti i presenti per un gesto semplice e da un certo punto di vista geniale – ha concluso il sindaco Andrea Cereser –, un oggetto che ogni giorno entra nelle nostre case e tavole diventa un momento per riflettere. La grande forza di questo progetto è il coinvolgimento di tante realtà: se il sogno di don Ciotti per liberarci dalla criminalità organizzata è la città educativa, in cui tutti si occupano dell’educazione nel rispetto dei reciproci ruoli e caratteristiche, anche su questo tema è fondamentale il coinvolgimento e la responsabilità di tutti».