Sanità

Ulss4, giornata mondiale della sicurezza del paziente

17 Settembre 2021

Il 17 settembre è stata dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente”, intendendo come priorità la sicurezza del paziente nei processi per la cura e la salute.

L’Italia, con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2019, ha recepito le indicazioni ed ha istituito, nello stesso giorno, la “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita” che nel 2021 è dedicata alle “Cure materne e neonatali sicure”.

«La sicurezza del paziente rappresenta il fondamento di una buona assistenza e di buone cure – spiega il direttore generale dell’Ulss4 “Veneto Orientale”, Mauro Filippi –. All’Ulss4 vi è un servizio specifico denominato Risk Management che si occupa di rendere più sicure le cure e quindi di aumentarne la qualità. Per raggiungere tale obiettivo è tuttavia indispensabile il lavoro di squadra mediante il coinvolgimento di tutto il personale sanitario, sia ospedaliero che delle strutture territoriali, perché solo rafforzando le competenze di tutti si può raggiungere l’obbiettivo».

Nell’ambito delle cure materne e neonatali sicure è costante l’informazione all’utenza da parte del personale aziendale, vengono costantemente valutate, discusse e adottate strategie efficaci e innovative per migliorare la sicurezza materna e neonatale, viene incentivata l’adozione delle migliori pratiche per prevenire rischi evitabili e danni alle donne e ai neonati durante il parto, è stata creata anche una sala parto e un’area di degenza per donne positive al Covid-19.

Altri esempi concreti per il miglioramento della sicurezza al paziente, sempre coordinati dal servizio Risk Management dell’Ulss4, diretto dalla dottoressa Elena Momesso, sono l’incentivo all’utilizzo della telemedicina che può evitare sia alla persona al rischio di venire in ospedale sia di accorciare i tempi d’intervento e di presa in carico; l’utilizzo della cartella clinica informatizzata permette di evitare errori di trascrizione; il percorso dell’ictus della Stroke Unit permette di gestire la presa in carico del paziente in tempi brevi in quanto ogni secondo trascorso in presenza di ictus aumenta il danno cerebrale alla persona e con esso eventuali danni permanenti. E molto altro.