Confcommercio e Green Pass, Alberto Teso lamenta malfunzionamenti dell’app Verifica C19
5 Agosto 2021«Ci vengono segnalati dagli operatori diversi problemi di funzionamento della App Verifica C19, messa a disposizione dal Ministero della Salute al fine di verificare l’autenticità e la validità dei Green Pass» lamenta l’avvocato Alberto Teso, delegato di Confcommercio San Donà-Jesolo.
L’applicazione di verifica, scaricabile gratuitamente da internet, una volta installata funziona senza la necessità di avere una connessione ed opera nel rispetto della privacy, ossia senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore.
«Abbiamo effettuato alcune prove pratiche, su Green Pass certamente originali e autentici – continua Teso –, scaricati sui telefoni, ma l’applicazione non li ha riconosciuti, negando la validità del Pass e, di fatto, inibendo l’accesso al locale.
Può dipendere da diversi motivi, sia dovuti all’hardware utilizzato (cellulare o telecamera non di ultima generazione), oppure alla scarsa qualità della riproduzione del certificato.
Questo è un problema molto serio, perché il mancato riconoscimento del Pass autentico impedisce illegittimamente alla persona in regola di muoversi liberamente. Abbiamo segnalato la cosa al Ministero, sollecitando un intervento urgente.
Ricordiamo che da domani, 6 agosto, la verifica dell’autenticità del Green Pass e obbligatoria per i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
Non entro nel merito dell’opportunità di tale incombenza, sulla quale Confcommercio si è già espressa molto negativamente nei giorni scorsi».
La proposta di Confcommercio: sostituire il Green Pass con un’autocertificazione.
«La nostra associazione ha già chiesto formalmente di poter sostituire la verifica con l’esibizione di una autocertificazione, ma ad oggi la richiesta non è ancora stata accolta dal Governo».