San Donà, vandalizzata una quercia del Parco per i Diritti delle Bambine e dei Bambini
25 Maggio 2021Nel fine settimana l’amministrazione di San Donà di Piave ha riscontrato un atto di vandalismo al Parco per i Diritti delle Bambine e dei Bambini.
Nell’area verde di via Libero Grassi, era stata messa a dimora il 15 maggio 2019 una giovane quercia, domata da Mirco Dante a Greta Thunberg, 18enne attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico.
Il giovane albero, che stava crescendo bene e in salute, è stato oggetto di vandalismo, reato per il quale è già partita la denuncia dell’Amministrazione contro ignoti.
«Come Amministrazione siamo profondamente amareggiati per questo gesto – ha commentato l’assessore all’ambiente Lorena Marin –. Stiamo procedendo con estrema cautela al taglio degli alberi, solo per motivi di sicurezza e necessità, selezionando con attenzione le situazioni su cui intervenire e rispondendo sempre con onestà e trasparenza alle inevitabili critiche. Penso che, prima di fomentare polemiche sterili su quelle azioni che l’Amministrazione pone in atto perché necessarie, sia obbligatorio condannare pubblicamente e senza attenuanti gesti deplorevoli come questo, dove con totale disprezzo del bene comune, dell’ambiente e di un dono fatto da un cittadino qualcuno ha scelto di abbattere un giovane albero senza nessuna ragione, procurando un danno alla comunità. Mi amareggia anche che si sia scelto di abbattere un albero proprio nel Parco dedicato ai diritti dei bambini e delle bambine; loro rappresentano il futuro e ciò rende particolarmente pesante questo sfregio».
Al gesto vandalico di ignoti, ha fatto però seguito la disponibile generosità di altri cittadini: «in tanti mi hanno proposto di lanciare una colletta come Amministrazione, perché al posto di quel giovane albero ne vengano piantati almeno dieci – ha concluso Marin –, a dimostrazione di una Città che rifiuta questi gesti di spregio e rinnova il suo impegno per l’ambiente. Chiedo a quanti desiderano mostrare la loro solidarietà di attivarsi, per dare un segno concreto e tangibile di condanna dell’episodio».