Ulss4, salvata la vita ad un giovane piemontese grazie al trapianto di un cuore prelevato all’ospedale di San Donà
24 Aprile 2021Nell’ultimo mese l’Ulss4 “Veneto Orientale” è stata protagonista di una serie di straordinarie donazioni che hanno permesso ad una decina di persone di continuare a vivere e di migliorare la propria condizione di vita.
Un centinaio le persone coinvolte nella staffetta tra medici, forze dell’ordine, ambulanze, voli aerei, per una corsa contro il tempo tesa a non compromettere l’integrità degli organi e la vita di chi li aspettava.
Le donazioni più impegnative sono arrivate da due persone. All’ospedale di San Donà di Piave il personale del centro locale trapianti con il coinvolgimento di varie unità operative ospedaliere, ha prelevato cuore, polmoni, fegato e reni.
Il cuore, in particolare, è stato prelevato di notte, scortato all’aeroporto di Venezia e trasferito in Piemonte dov’è stata salvata la vita ad un ragazzo. Questa donazione ha coinvolto oltre 100 persone in una staffetta contro il tempo per poter svolgere il trapianto nel giro di poche ore. Il tutto si è concluso con successo, tanto che la Regione Piemonte in questi giorni ha formalmente ringraziato il centro locale trapianti dell’Ulss4 coordinato dalla dottoressa Elena Momesso. Più impegnativa è stata la donazione dei polmoni. L’equipe medica arrivata in aereo per prelevare gli organi è dovuta atterrare a Bologna a causa della fitta nebbia presente all’aeroporto di Venezia. L’Ulss4 ha quindi inviato un’ambulanza in Emilia Romagna per recuperare il personale medico e trasferirlo all’ospedale di San Donà ed infine questo è potuto rientrare con un volo da Venezia perché nel frattempo la nebbia si era diradata.
«Nell’ultimo mese sono state effettuate due donazioni di organi e 3 di multi tessuto che ci hanno permesso di aiutare una decina di persone, in Veneto, Piemonte e Lombardia – spiega la dottoressa Momesso -. Si tratta di un esempio concreto di grande sensibilità e di generosità della popolazione del Veneto orientale, la maggior parte di questi donatori aveva già espresso la volontà di donare gli organi all’anagrafe del proprio comune di residenza».
«Un ringraziamento sincero alle famiglie dei donatori e un auspicio che sempre più persone abbiano questa sensibilità nei confronti del prossimo perché la richiesta di organi purtroppo è sempre maggiore alla disponibilità ed è costante – ha aggiunto il direttore generale Mauro Filippi –. Ma un grazie doveroso anche al grande lavoro svolto dal personale coinvolto nelle donazioni: medici, sanitari, forze dell’ordine, corrieri, autisti di ambulanza, i piloti di aereo ed altri ancora, perché la buona riuscita di ogni trapianto è possibile solo in presenza di un lavoro di squadra com’è stato fatto».
Il centro locale trapianti dell’Ulss4 opera nei 3 ospedali aziendali, è costituito da un gruppo di una ventina di persone e ad ogni evento coinvolge l’intera struttura: dalla direzione sanitaria al laboratorio, ma anche chirurghi, neurologi, cardiologi, infermieri e altre professionalità, allo scopo di compiere il trapianto in tempi rapidi e senza errori che possano compromettere l’evento.
Da qualche anno l’Ulss4 è inoltre impegnata a diffondere sul territorio la “cultura del dono” con #IOMIDONO, una campagna di sensibilizzazione realizzata in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti, Fondazione Banca degli Occhi e Fondazione Banca dei Tessuti, la quale ha già ottenuto piena adesione da parte di sindaci, commercianti, tanti cittadini del Veneto orientale.