Oltre 10.000 m3 di rifiuti gestiti illegalmente all’interno di un’area appartenente ad una ditta di Cavallino-Treporti
25 Marzo 2021I militari del Nucleo operativo di polizia ambientale della Guardia Costiera di Venezia e di Jesolo, sotto la direzione del Centro di Coordinamento Ambientale Marittimo (CCAM) della Direzione Marittima del Veneto, congiuntamente al personale tecnico dell’ARPAV, hanno proceduto a porre sotto sequestro penale una vastissima area dedita alla raccolta e trasporto di rifiuti speciali provenienti dall’attività di lavori edili e marittimi.
Più nel dettaglio, dopo una intensa attività info-investigativa condotta nel recente passato, è stata accertata e verificata che la gestione dei rifiuti condotta dall’azienda avveniva in maniera difforme a quanto disposto dalle vigenti norme in materia ambientale.
In una area scoperta di circa 25.000 metri quadrati, priva di pavimentazione e sottoposta a dilavamento meteorico, la Guardia Costiera ha sequestrato oltre 10.000 metri cubi di materiali di risulta accumulati, contestando una attività di gestione dei rifiuti svolta in maniera illecita.
Nel corso dell’operazione ambientale, i Militari hanno posto sotto sequestro anche diverse decine di briccole e pontili in disuso, mezzi di lavorazione non operativi, decine di pneumatici esausti, materiale di scavo di vario tipo e fanghi, custoditi in maniera tale da poter arrecare pregiudizi al suolo, al sottosuolo e alle acque superficiali adiacenti, site nelle immediate vicinanze dell’area oggetto di sequestro. Gli accertamenti di polizia ambientale condotti si sono conclusi con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di un soggetto responsabile dell’attività, al quale sono state impartite indicative e precise prescrizioni per consentire loro l’avvio delle procedure volte al ripristino dello stato dei luoghi, i cui oneri restano a carico dei trasgressori (art. 192 del Testo Unico Ambientale), secondo il noto principio “chi inquina paga”.
«L’amministrazione e la località stessa è sempre attenta agli aspetti ambientali del territorio, sorvegliandone costantemente l’osservanza normativa – è il commento del sindaco di Cavallino-Treporti Roberta Nesto –. Auspico che il caso sia generato da una non univoca interpretazione normativa, e che da approfondite analisi del suolo non si ravveda alcun tipo di danno all’ambientale».