San Donà, smart working e parità di genere sul lavoro: beneficio od ostacolo?
20 Gennaio 2021Tempo di primi bilanci per la Commissione pari opportunità del Comune di San Donà, giunta a metà del suo mandato. Della commissione, presieduta da Anna Maria Bardellotto, fanno parte anche Sandra Costa, Elena D’Argenio, Roberta Moretto e Francesca Vio.
Partiamo dalla fine, ovvero dai progetti a cui sta lavorando ora la commissione: un convegno sul tema donne e lavoro, preceduto da un’analisi sulla situazione sul territorio. “Le restrizioni dovute al Covid hanno purtroppo rallentato l’operato della Commissione che aveva avviato, su questo tema, un tavolo di lavoro con le associazioni e i sindacati territoriali”, spiega Bardellotto, “dall’incontro e dai contatti via mail è nato tuttavia un questionario sullo smart working, questionario distribuito e in fase di raccolta dati in questo periodo. Il ricorso forzato e massiccio in quest’ultimo anno allo smart working e la consapevolezza che questa svolta durerà ben oltre l’emergenza Covid, hanno indotto la commissione a focalizzare la propria attenzione proprio su questo aspetto. La domanda principale che il questionario pone è se questa modalità di lavoro favorisca la parità di genere sia tra le mura domestiche che in ambito lavorativo e se offra alle donne maggiori opportunità, oppure carichi ancor di più il lavoro di cura sulle loro spalle. Si chiede se questo cambiamento stia migliorando la qualità della vita delle donne e delle famiglie oppure se sia una ulteriore fonte di stress e isolamento sociale. Il convegno, che la commissione spera di organizzare per la tarda primavera, oltre a restituire i risultati, avrà lo scopo di riflettere su questi temi e proporre le soluzioni più adeguate”.
Uno sguardo all’attività svolta finora. “La commissione”, aggiunge Bardellotto”, ha cercato di operare sia sul piano dell’incontro con la cittadinanza e della collaborazione con le associazioni femminili e femministe del territorio, sia su quello propositivo alla Giunta e al Consiglio Comunale”. Sul primo fonte, si ricorda la proiezione del film “Il diritto di contare” in occasione dell’8 marzo 2019. Mentre per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne dello stesso anno è stato effettuato alle scuole superiori con esperti del mondo del lavoro in un’ottica di genere. Per marzo 2020 era in calendario un evento rivolto principalmente alla popolazione femminile della città e che si sarebbe svolto in collaborazione con l’oratorio don Bosco: la proiezione del film La scomparsa di mia madre, con la presenza della protagonista Benedetta Barzini; questo incontro, come altri, è stato rinviato a causa del Covid.
La commissione ha avviato anche un tavolo di lavoro con varie associazioni sulla tematica della toponomastica cittadina. È emerso che nell’intitolazione di strade e piazze sandonatesi mancano molte figure femminili. Le associazioni, oltre a proporre nomi di donna presi dalla realtà in cui operano e a cui dedicare dei luoghi della nostra città, hanno individuato anche alcuni luoghi che potrebbero prestarsi a nuove intitolazioni e organizzato un convegno sulla toponomastica inclusiva. È stato proposto di intitolare le tre rotonde di accesso alla città alle figure di Tina Anselmi, Clementina Merlin e Ilaria Alpi. Questo progetto, come l’approvazione di una mozione contro il ddl Pillon e una bozza del nuovo regolamento della commissione, sono al vaglio della Giunta e del Consiglio Comunale, visto che la Commissione ha solo un potere propositivo.