Territorio

Meolo, nuova ordinanza sul commercio ambulante.

18 Novembre 2020
Il Comune di Meolo, con ordinanza del sindaco Daniele Pavan, ha fissato una nuova disciplina relativa al commercio ambulante in paese. Il provvedimento non riguarda gli operatori del mercato (che operano secondo specifiche planimetrie e un piano di sicurezza), ma il cosiddetto commercio su aree pubbliche in forma itinerante. Ovvero, le singole bancarelle che si posizionano lungo le strade o sulle piazze.
 
L’ordinanza arriva dopo una serie di segnalazioni riguardanti degli ambulanti (esterni a quelli del mercato regolamentato) che si piazzavano per vendere la loro merce lungo le strade o sulle piazze, creando problematiche di decoro, ma anche di assembramenti. Da qui la decisione della giunta di intervenire, vista anche la particolare situazione sanitaria, a tutela dei cittadini, ma anche dello svolgimento regolare del mercato vero e proprio.
 
“Siamo intervenuti prima di tutto a tutela del decoro, c’è un centro urbano da rispettare”, dice il sindaco Daniele Pavan, “e poi c’è una questione di sicurezza e di assembramenti da evitare che non può essere rispettata con il commercio itinerante in queste aree in cui siamo intervenuti per interdirlo”.
 
L’ordinanza vieta l’esercizio del commercio su aree pubbliche in forma itinerante in piazza Martiri della Libertà, in via Pio X, in Riviera 18 Giugno, nelle piazzette Battisti, Berre l’Etang e Marinelli, in via Diaz fino all’incrocio con la Treviso Mare, nonché nelle via Roma (tra piazza Martiri e il sottopasso), Tiepolo, Buranello, Moro, Vallio e Ca’ Tron. Sempre per evitare assembramenti, è vietato anche il commercio itinerante nel giorno di svolgimento del mercato nelle aree adiacenti al mercato stesso. Sono previste sanzioni da 25 a 500 euro.
 
L’ordinanza sarà in vigore fino al 3 dicembre. Ma è intenzione del Comune nel frattempo definire meglio la questione con una delibera di giunta, “mettendo bene in evidenza”, conclude Pavan, “quali sono le aree consentite in cui si può fare questo tipo di commercio, come già regolato in altri Comuni”.
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