Cronaca

Crisi del turismo, quando la riconoscenza vince lo sconforto

1 Giugno 2020

“Lo sconforto e la rassegnazione, a volte, potrebbero avere la meglio su di noi e sulle nostre aziende, ma dobbiamo tutti insieme, trovare il coraggio e la voglia di ripartire, con determinazione, impegno e passione, come noi italiani sappiamo fare.
Fortunatamente ad affrontare le complicazioni non siamo soli ed esiste sempre qualcuno che ci possa dare una mano, anche e soprattutto con gesti semplici, ma molto significativi”.

Così il comunicato di Apindustria Venezia introduce la lettera di sostegno che una signora austriaca, residente a Vienna con la sua famiglia, molto affezionata al nostro Paese, in modo particolare a Venezia, ha voluto rivolgere ai titolari dell’Hotel dove trascorre abitualmente le vacanze.

“Nelle sue poche, semplici ma intense parole inviate via email, che qui di seguito riportiamo nel testo originale tradotto, è racchiuso il senso dei concetti di accoglienza, riconoscenza, affezione, vicinanza, solidarietà”.

 

Cara Elisabetta, caro Luca e tutto il team,

So che siete tutti pronti per ripartire ancora ed è quello che vi auguro.

Controllo le news ogni giorno e mi sento così furiosa per il fastidio che mi da il governo austriaco. Invece di mostrare il proprio appoggio facendo riferimento ad una lunga storia comune, dimostra soltanto egoismo. Sono profondamente rattristata da ciò.

Cosa posso fare per voi?

Una idea, ditemi se ha senso: spesso vi ho parlato di restare a Venezia per un periodo di tempo più lungo. E voi Sapete cosa significa il Santa Croce Boutique Hotel per me.

Avevo inizialmente pianificato di andate in Scandinavia in autunno, ma sarei pronta a modificare i miei piani, visto che so che il mio paese/la mia città ha bisogno del massimo aiuto possibile (ed anche io necessito di supporto).

Per farla breve: potrei arrivare e stare dall’11 ottobre al 22 novembre (inclusa la Festa della Salute)?

Un abbraccio a tutti Voi,
Angelika

 

Dall’Hotel Elisabetta Vianello ha voluto così commentare: «Il supporto e l’affetto dei nostri affezionati clienti che non solo dall’Austria, dalla Germania e dalla Svizzera, ma anche d’oltre oceano ci scrivono, ci offrono supporto e solidarietà. Ci hanno dato la forza e la determinazione di ricominciare quanto prima.  Mai come ora Venezia è stata messa a dura prova: a Novembre dello scorso anno la straordinaria Acqua Alta e poi ora il Coronavirus, fattori che hanno di fatto azzerato il turismo nella nostra città e non solo.
Per noi il turismo è vita; ogni attività in questa città gira attorno a ciò. Vogliamo tornare ad ospitare i tanti visitatori, che ogni anno decidono di venire a vedere questo museo a cielo aperto, ma ci auguriamo che questo momento terribile ci abbia insegnato anche a riprendere in mano un turismo meno di massa, ma più di qualità; che ami la nostra fragile città come Angelika, e che la rispetti nel suo fragilissimo mondo.
Venezia, come tutto il Veneto, è una città assolutamente sicura; abbiamo lavorato alacremente per mettere tutto in piena sicurezza, naturalmente senza dimenticare il calore dell’ospitalità e che ai nostri clienti siamo soliti dare».

 

Per il Vicepresidente di Apindustria Venezia, con delega al Turismo, Roberto Dal Cin, «Questa è la concreta dimostrazione, una volta in più, che la ripresa parte dalla capacità dei nostri piccoli e medi imprenditori di rimboccarsi le maniche e non darsi mai per vinti, consapevoli delle proprie potenzialità e peculiarità. Sapremo ripartire, a testa alta, fieri del nostro saper fare, che ci viene riconosciuti e l’esempio di Angelika ne è palese riscontro. Riunendo le forze e facendo squadra, tutti insieme, non dovremo tornare come prima ma meglio di prima».