Cronaca

spi cgil veneto, campagna #vicinatosolidale per aiutare gli anziani soli

11 Aprile 2020

È sufficiente una telefonata al cellulare o all’apparecchio di casa. Oppure un sms, un messaggio whatsapp o una semplice “citofonata”. Non ci vuole molto, insomma, per sostenere la vita di una persona anziana che vive da sola in balia di questa terribile emergenza sanitaria. E in una battaglia tanto ostica, il vicino di casa, il dirimpettaio, o semplicemente chi abita nella stessa via o nello stesso quartiere possono giocare un ruolo fondamentale.

Partendo da tali considerazioni, il sindacato dei pensionati (Spi) della Cgil regionale lancia la campagna #vicinatosolidale un vero e proprio appello rivolto al senso di responsabilità dei cittadini più giovani nei confronti di quelli più anziani e in particolare degli ultraottantenni.

 

“Siamo preoccupatissimi per i nostri anziani – commentano dalla segreteria dello Spi Cgil regionale -. Da settimane lo siamo per color che sono ricoverati nelle case di riposo e per questo pretendiamo dalla Regione interventi urgenti e la convocazione di un tavolo tecnico per scongiurare l’ecatombe nelle Rsa. Ma lo siamo ugualmente per i tanti anziani soli che vivono in silenzio questo dramma, senza contatti con familiari e con parenti, e che rischiano di ammalarsi – e anche di morire – senza che nessuno se ne accorga e possa assisterli e accudirli. Temiamo che ce ne siano tanti in questa condizione ed è a loro che rivolgiamo ora il nostro pensiero”.

La campagna #vicinatosolidale - che avrà un’ampia diffusione via social per raggiungere più cittadini possibili in tutto il territorio veneto – propone ai cittadini un modello di vigilanza, assistenza e sostegno di “quartiere”, di “via”, di “condominio”, finalizzato a limitare le situazioni di forte disagio sociale, a volte anche drammatiche (e purtroppo frequenti) che vedono persone fragili e indifese (soprattutto anziane) combattere da sole questa terribile epidemia.

In pratica, è sufficiente che i cittadini residenti nello stesso quartiere (o nella stessa strada, nello stesso palazzo) si scambino fra loro i contatti – numeri di telefono ed eventualmente pure la mail – per vigilare direttamente o indirettamente sulla situazione delle persone più a rischio, e in particolare di quelle più anziane. Avere per loro un occhio di riguardo, perché spesso sono anche le persone più diffidenti, più restie a comunicare.

 

“I rapporti di vicinato in questo caso sono preziosi e indispensabili – continuano dalla segreteria dello Spi del Veneto - all’interno dei gruppi whatsapp si possono segnalare eventuali situazioni critiche. Con una telefonata giornaliera o con un messaggio o con una semplice citofonata, o segnalando i singoli casi più gravi ai Servizi sociali del Comune, si può proteggere la vita di chi non ha nessuno che gli stia vicino in questo drammatico momento”.