Cronaca

Sicurezza del Piave, summit in prefettura per sbloccare le casse di espansione

21 Febbraio 2020

Il summit si è tenuto in prefettura a Treviso ed è stato convocato dai prefetti di Treviso e Belluno. All’incontro erano presenti i rappresentanti di tutti i Comuni rivieraschi, dal Trevigiano fino a San Donà.

A rappresentare San Donà c’era il sindaco Andrea Cereser.  Alla fine si è arrivati a un sostanzialmente via libera al progetto che prevede la realizzazione di quattro casse di espansione estese su 5,55 chilometri quadrati di superficie. L’area interessata dal primo intervento è quella di Ciano del Montello, nel territorio di Crocetta.

La Prefettura ha chiarito che il progetto è proveniente dal ministero, che lo ha finanziato per un costo complessivo di 55 milioni di euro. La Regione sarà l’esecutrice dell’intervento, che mira a proteggere dal rischio alluvione conseguente alle piene i territori rivieraschi del medio e basso Piave. All’incontro era presente anche l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che ha ricordato i 108 milioni di euro investiti da Palazzo Balbi in dieci anni per la sicurezza del Piave. Durante l’incontro non sono mancate le dure contestazioni dei rappresentanti dei territori coinvolti dalla realizzazione delle casse. A iniziare dal Comune di Crocetta del Montello, alla cui sindaca è stato assicurato un coinvolgimento nella progettazione.

 

Andrea Cereser, sindaco di San Donà di Piave:
«Finalmente pare che si procederà con la progettazione del primo degli interventi indispensabili, per la messa in sicurezza del Piave, che è quello di Crocetta del Montello. E’ un intervento fondamentale per noi. Capisco le perplessità del territorio sull’aspetto ambientale, ma qui stiamo parlando di salvaguardare vite umane. E cosa c’è di più importante dell’incolumità delle persone?».

 

Potete rivedere anche l’intervista che avevamo fatto al sindaco Cereser dopo un precedente incontro:

Cereser su rischio idrogeologico del Piave