Territorio

Litorale, la preoccupazione di Legambiente Veneto Orientale per la cementificazione

25 Luglio 2024

Sale la preoccupazione del Circolo Legambiente Veneto Orientale “Pascutto Geretto” APS per la trasformazione del litorale veneto.

“Grazie all’utilizzo delle norme dei vari “Piani Casa” – spiegano in una nota – stiamo assistendo ad una radicale modifica del paesaggio urbano delle località della costa. Dopo la trasformazione di Jesolo ora anche a Bibione si colgono i segnali di questi interventi edilizi. Nella legge regionale si valorizza il miglioramento edilizio e l’efficientamento energetico delle abitazioni, cosa che ci vede assolutamente d’accordo, ma i “premi” risultano eccessivi andando a generare degli interventi che stravolgono l’impianto della zona residenziale andando a mettere in difficoltà, penalizzare, le residenze contermini. È il caso degli interventi del Lido del Sole di Bibione che, sorti nel rispetto delle norme, si configurano ben oltre la riqualificazione edilizia avvicinandosi alla speculazione”.

Ma per il Circolo le problematiche non si fermano qui.

“Ci sono altri interventi in campo a Bibione – continua la nota –, incluso una torre di 12 piani in viale Europa, che utilizzano al massimo i benefici concessi dalle leggi regionali, che superano l’ordinamento comunale, ma vi sono azioni che i comuni e le amministrazioni locali possono mettere in atto. Uno su tutti è la determinazione delle altezze massime intervenendo in forma cautelativa anche andando a modificare norme locali già in vigore. Crediamo che la particolarità di Bibione sia proprio nel presentarsi come un luogo vivibile con spazi e servizi a dimensione degli ospiti. Gli aumenti di cubatura e di residenzialità portano ad una necessaria intensificazione di servizi a terra, in primis i parcheggi, e sottrazione di spazi comuni aperti nelle aree oggetto di intervento”.

L’appello di Legambiente all’amministrazione:

“Riteniamo sia necessario un intervento forte dell’attuale Amministrazione che, impegnata a promuovere i valori ambientali come Val Grande, non può evitare di conservare e tutelare la qualità e vivibilità dei quartieri dedicati alla residenzialità turistica e dei propri cittadini”.