Cronaca

Torre di Mosto, 40mila api su un albero davanti al municipio

21 Maggio 2023

Una persona allergica alle api fuggirebbe a gambe levate trovandosi davanti una schiera dei piccoli raccoglitori di nettare dotati di pungiglione. Ma non Monica Fiorindo, che anzi si trova a suo agio tra i piccoli animaletti “peso piuma” della natura ed è pure un tecnico regionale dell’Associazione Apicoltori Veneti.

Proprio lei, ieri mattina, è stata chiamata dall’amica fioraia Galliana Veronese, dopo che uno sciame di circa 40mila api ha pensato bene di accasarsi su uno degli alberi del giardinetto dinnanzi al palazzo municipale di Torre di Mosto, spaventando i passanti.

«Le api non sono aggressive, anche se la gente si spaventa vedendole, soprattutto in così grande quantità. Discorso a parte sono invece i calabroni – spiega Monica Fiorindo –. Le api sono proprio belle da vedere, soprattutto in questo periodo dove le vedi dipinte dai colori più vari dopo che si immergono nel polline dei fiori».

Dalle sue parole traspare la passione per questi piccoli imenotteri che con la loro azione laboriosa e incessante aiutano l’impollinazione dei fiori utili all’uomo per nutrirsi e sopravvivere. Curioso anche che questa pacifica “invasione” sia arrivata proprio il giorno della giornata mondiale delle api.

«Probabilmente i fiori di colza che sono spuntati in quantità in questo periodo hanno risvegliato dei nidi presenti in zona, e queste api hanno trovato nell’albero all’ombra del municipio un posto piacevole dove riposare. Niente di strano – rassicura –. Verso le tredici del pomeriggio ho iniziato a raccoglierle e in breve tempo le ho portate a casa».

Vestita con l’apposita tuta contro le punture di insetto, Monica ha inserito il grosso dello sciame su una cassetta di legno, e in breve tempo le restanti api hanno seguito le compagne.

Quindi, tutti a bordo dell’apecar hanno raggiunto l’area dove l’apicoltrice tiene le sue altre trenta casette, ciascuna contenente dalle 80 alle 100 mila api.

«Per il momento non staranno assieme, perché va prima verificato che siano “sane”. Che non siano quindi attaccate dagli acari, loro nemici naturali, in modo da non infettare potenzialmente il resto degli alveari».

Un’attenzione particolare quella che ha Monica Fiorindo verso gli operosi e socievoli insetti, di cui si prende amorevole cura e con la quale viene poi ripagata dal prezioso nettare che vende nel suo negozio “L’ape d’oro Miele”.