Cultura ed Eventi

San Michele al Tagliamento, domenica apertura straordinaria di Villa Mocenigo Biaggini Ivancich

26 Maggio 2023

Il complesso architettonico di Villa Mocenigo Biaggini Ivancich a San Michele al Tagliamento partecipa all’edizione 2023 di “Appuntamento in Giardino” proponendo nella giornata di domenica 4 giugno una visita straordinaria con la guida Mariangela Flaborea (TVO srl).

La visita, a cui sarà possibile prendere parte gratuitamente previa prenotazione obbligatoria, avrà luogo a partire dalle ore 10:30, con una durata di 60 minuti circa.

La richiesta di prenotazione può essere inoltrata via mail contattando l’Ufficio IAT di Bibione (iat@comunesanmichele.it) o l’Ufficio Turismo del Comune (turismo@comunesanmichele.it)

“Appuntamento in Giardino” è un’iniziativa promossa dall’APGI Associazione Parchi e Giardini d’Italia con il patrocinio del Ministero della Cultura e di ANCI. Pensata come un’autentica “festa del giardino”, la manifestazione ha l’obiettivo di invitare il grande pubblico a scoprire la sorprendente ricchezza storica, artistica, botanica e paesaggistica dei giardini italiani. Un’occasione per far conoscere giardini normalmente chiusi e per arricchire le possibilità di fruizione dei giardini regolarmente aperti con eventi e attività.

Storia di Villa Mocenigo Biaggini Ivancich

Il complesso di Villa Mocenigo Biaggini Ivancich, anzi, ciò che ne rimane dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è sorto nel XVI secolo, per volere dei nobili veneziani Mocenigo. Oggi si configura come un sito suggestivo immerso nella maestosa vegetazione di un parco secolare, che mantiene la composizione architettonica generale, con l’impianto dei vialetti e dei sentieri, siepi, alcune imponenti alberature e qualche edificio. Una cancellata protegge ancora il lungo viale del parco secolare, che ospita numerose varietà di piante e alcune statue.

L’ingresso originario era rivolto verso il porto privato sul fiume, all’epoca ancora utilizzato per il trasporto e la navigazione verso il mare. Il muro di cinta che circonda il giardino sul lato strada è stato ricostruito per sostituire le cancellate in ferro battuto requisite durante l’ultima guerra. In fondo al giardino era stato installato un campo da tennis in cemento, (usato anche come aia nella stagione del raccolto) di fronte all’essiccatoio del tabacco, da cui è stata ricavata dopo la guerra una abitazione per la famiglia. La villa si sviluppava in tre piani con forma quadrangolare, secondo lo schema di molti palazzi veneziani, aveva due entrate, una dal lato del fiume (e successivamente della strada) sormontata da una trifora con terrazzino e l’altra sul lato del giardino.

L’edificio era di un’altezza superiore alle pur grandiose barchesse costruite nel ‘600; esso rientrava nelle forme stilistiche consuete dell’architettura cinquecentesca veneziana, forme che poi continuarono nei due secoli successivi. Le due barchesse si fronteggiano speculari e maestose. Il loro impianto, pur in rovina, testimonia un programma compositivo grandioso. Alla villa padronale (ora scomparsa), furono aggiunte successivamente altre costruzioni erette nel parco, per ospitare gli attrezzi e il raccolto dei campi, oltre ai bachi da seta, nonché il personale addetto ai diversi servizi, alla manutenzione e all’amministrazione dei terreni agricoli della famiglia.

Nel 1870 il complesso venne acquistato dal padovano Vincenzo Biaggini, che rivoluzionò le tecniche agricole in uso. I salotti letterari delle sue bellissime figlie ospitarono i più famosi intellettuali di fine ‘800.

Nella seconda metà del secolo scorso, con la famiglia Ivancich, il nome della villa si lega a quello di scrittori di rilievo internazionale, quali Ezra Pound ed Ernest Hemingway, che scrisse del fiume Tagliamento e fu ispirato dalle sue frequentazioni con Adriana Ivancich.

Durante la Prima Guerra Mondiale l’edificio fu trasformato in ospedale da campo, durante il secondo conflitto invece la villa subì gravissimi danni a causa dei numerosi bombardamenti susseguitisi tra il 1944 al 1945, che rasero al suolo l’intero centro abitato. Oggi il parco-giardino, privato e accessibile solo in speciali occasioni, rievoca le glorie passate delle Storie che lo hanno attraversato.