Elezioni a San Donà, la Cna parla ai candidati sindaco
5 Maggio 2023Elezioni amministrative ormai alle porte a San Donà, e gli artigiani della CNA cittadina non mancano di far sentire la propria voce ed i propri desiderata ai candidati sindaco.
«Le imprese artigiane qui come altrove hanno operato in questi anni in uno scenario economico-sociale di continua emergenza» esordisce il presidente mandamentale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato Calisto Regazzo. «Prima la pandemia, poi il caro-bollette, l’inflazione, il costo delle materie prime, la crescita dei tassi di interesse, il “sistema casa” rallentato dal ridimensionamento di quel Superbonus che doveva rilanciarlo. Tutto un insieme di fattori hanno inciso sul tessuto produttivo locale producendo maggiori oneri, insicurezza, ed in ultima analisi sfiducia».
«In questo contesto» prosegue «ci pare prioritario chiedere a chi amministrerà la città per i prossimi cinque anni di rilanciare l’economia con progetti di sviluppo – condivisi tra pubblico e privato – che riescano a sfruttare le opportunità legate al PNRR, ai fondi UE ed a quelli legati all’Area urbana Basso Piave». «Tutte risorse» osserva ancora Regazzo «che se messe a frutto in modo oculato non potranno essere che ossigeno, e preparare un futuro che valorizzi le tante potenzialità del territorio e di chi vi lavora e vi produce».
Gli strumenti istituzionali d’altra parte non mancano: «il Tavolo di concertazione dell’Intesa Programmatica d’Area, il Gruppo Azione Locale della Venezia Orientale, la Conferenza dei sindaci possono essere luoghi di pianificazione e di condivisione per guardare al domani con lungimiranza e uscire dalle secche degli anni complicati e pieni di incognite che abbiamo appena vissuto».
L’artigianato, poi, fa notare il segretario CNA per il Veneto Orientale Loris Pancino «chiede da sempre a chi amministra cose estremamente ragionevoli e capaci di portare vantaggio all’intera collettività: semplificazione burocratica; riduzione della pressione fiscale locale; contrasto al lavoro nero e all’abusivismo; riqualificazione delle aree produttive in chiave di sostenibilità ambientale, autonomia energetica e sicurezza; attenzione all’imprenditoria giovanile e femminile; sinergie virtuose tra Istituzioni, scuole e imprese per far fronte all’ormai preoccupante carenza di manodopera».
Venendo più specificamente alla città ed alle sue peculiarità urbanistiche, infine, gli artigiani CNA tengono a far presente all’Amministrazione che verrà la necessità di viabilità e infrastrutture viarie funzionali alle esigenze delle imprese e rispettose della sostenibilità ambientale, ed il mantenimento della presenza di servizi essenziali (Tribunale, Agenzia delle entrate, INPS, INAIL etc.).
«Occorre poi» argomenta ancora Pancino «rendere San Donà sempre più attrattiva per i turisti e rilanciare con forza il centro storico favorendo l’insediamento di botteghe e attività artigianali, dando impulso ad iniziative culturali ed enogastronomiche e rendendo stabile una proficua sinergia con l’Outlet di Noventa. Sempre a questo riguardo, inoltre, impossibile non dire di come il progetto Porta Nuova sia un investimento strutturale nevralgico e strategico».
Le questioni rilevanti dunque non mancano, com’è del resto inevitabile che sia per una città come San Donà, punto di riferimento di un vasto comprensorio. Proprio per questo Regazzo e Pancino concludono auspicando che tra le prime intenzioni del prossimo sindaco ci sia quella «di dotarsi di una Consulta delle Associazioni, quale strumento per portare avanti con i vari settori produttivi (artigianato, industria, commercio, servizi, agricoltura) un confronto continuo e costruttivo ed una collaborazione sistematica».