Territorio

Eraclea, al via il progetto “River Eye” per contrastare la plastica nei fiumi

27 Aprile 2023

C’è anche la CittadiEraclea tra le realtà coinvolte nel monitoraggio della presenza della plastica nei fiumi assicurato dal progetto “River Eye”. L’iniziativa è stata presentata stamane in Regione.

“In Veneto la plastica ha le ore contate. In questa direzione va l’importante iniziativa promossa dalla nostra Regione grazie alla collaborazione con l’associazione no profit Plastic Free”, ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, “Tonnellate di rifiuti, in particolare di plastica, arrivano in mare attraverso i fiumi. La plastica è dannosissima sia per la salute dell’ambiente che per la nostra. Di fronte a questo problema, che è mondiale, la nostra Regione, oltre alla sensibilizzazione sui corretti comportamenti da seguire, decide di fare di più in maniera efficace con un progetto innovativo e tecnologicamente moderno che intanto riguarderà quattro fiumi (Piave, Bacchiglione, Canalbianco, Po), i Comuni di Eraclea, Adria, Correzzola e Ficarolo (dove è già stato sperimentato il nuovo monitoraggio)”.

“River Eye” è un progetto tecnologicamente all’avanguardia che sarà impiegato in Veneto per monitorare e quantificare i rifiuti. Un’opera per cui la Giunta regionale ha concesso 51mila euro. “I sorvegliati speciali – ha aggiunto Bottacin, durante il lancio dell’iniziativa a cui erano presenti i referenti dell’associazione Plastic Free e dell’azienda Blue Eco Line – saranno i nostri fiumi che verranno monitorati costantemente per circa un anno grazie a River Eye, un sistema avanzato utile per raccogliere dati sui detriti fluviali. Questa strumentazione utilizza centraline di alta qualità, che vengono installate su posti strategici come ponti, moli e banchine, e che servono a quantificare i rifiuti flottanti. Tale metodologia permette poi anche di attivare lo step successivo con impianti di raccolta (River Cleaner)”.

“River Eye” è stato ideato nel 2021 da Blue Eco Line con lo scopo di contrastare i rifiuti plastici fluviali. E’ formato da un hardware (le centraline) e un software che acquisisce automaticamente le immagini dalla superficie dei fiumi, le elabora e le classifica in diverse categorie (rifiuti organici, plastica, ecc.). Prepara infine un database degli oggetti che vede. Le telecamere funzionano tra le sei alle dieci ore al giorno a seconda delle condizioni di visibilità. Successivamente al River Eye potrà essere impiegato anche un’altra strumentazione altamente tecnologica e utile a completare il lavoro: si tratta di “River Cleaner”, un sistema ecosostenibile in grado di raccogliere i rifiuti flottanti per essere poi smaltiti o riciclati.

“L’obiettivo è il monitoraggio scientifico propedeutico all’installazione di una barriera fluviale per l’intercettazione dei rifiuti galleggianti. – ha detto il responsabile Enti Locali Plastic Free Onlus – Facciamo i complimenti alla Regione Veneto che dimostra visione e strategia a tutela del mare Adriatico. Si stima, infatti, che l’80 per cento delle plastiche viene riversato in mare da fonti terrestri e, pertanto, una appropriata gestione dei rifiuti e il monitoraggio della loro presenza nei corsi d’acqua può ridurre drasticamente l’inquinamento, addirittura del 50 per cento. Nei prossimi mesi, siccità permettendo, potremo conoscere lo stato di salute di questi quattro fiumi veneti per permettere alla Giunta regionale di vagliare le misure più idonee”.

“Il Veneto dimostra ancora una volta di essere una regione all’avanguardia nella lotta all’inquinamento da plastica. – ha aggiunto il referente regionale Veneto Plastic Free Onlus – In appena due anni, Plastic Free ha organizzato circa 600 appuntamenti sul territorio veneto, rimuovendo 165 tonnellate di plastica e rifiuti dall’ambiente grazie al contributo concreto di 5.744 volontari, sensibilizzando inoltre 13mila studenti con iniziative in 192 istituti. I numeri più alti d’Italia che ci rendono orgogliosi e ancor più determinati a difesa della nostra terra”.