Migliorare la raccolta differenziata nel Veneziano: il caso di Quarto d’Altino
20 Marzo 2023La sfida per il Bacino Venezia entro il 2030 è rispettare gli obiettivi del nuovo Piano Regionale Rifiuti, portando la media della raccolta differenziata all’80%, aumentando e migliorando la qualità del conferimento per tutti i 44 Comuni della Città Metropolitana di Venezia e Mogliano Veneto. Si punterà inoltre a ridurre il rifiuto residuo per ogni abitante fino a un massimo di 110kg/anno, in modo da valorizzare il più possibile il materiale raccolto con l’impegno dei cittadini.
“Abbiamo davanti un compito impegnativo”, commenta Claudio Grosso, presidente del Consiglio di Bacino Venezia Ambiente, “Dobbiamo ricordare infatti che il nostro territorio è interessato da imponenti flussi turistici su alcuni comuni, ma solo se lavoreremo tutti insieme in modo sinergico riusciremo a raggiungere il risultato”. Secondo i dati del gestore del servizio di raccolta Veritas nel 2020 la media di rifiuto residuo è stata di 143kg/abitante, che contiene i rifiuti di Venezia e dei comuni balneari, con il 12% di frazione estranea ovvero rifiuto non conferito nel modo corretto e il 73% di raccolta differenziata. Con un corretto conferimento di rifiuti la raccolta differenziata avrebbe potuto già arrivare ai nuovi standard fissati dalla Regione.
Inoltre il miglioramento della raccolta differenziata ha un impatto anche sulle tariffe, aiutando a contenere i costi, che dal 2020 devono essere in perfetto equilibrio fra entrate e uscite, come introdotto a livello nazionale da ARERA, l’Autorità di riferimento. “Si è assistito ad un graduale adeguamento delle tariffe che nel corso del biennio 2022/2023 saranno dentro il tetto del +4,3% per i comuni, inferiori comunque all’aumento dell’inflazione del +5,5% previsto per il 2023 (dati ISTAT)”, aggiunge Grosso, “Per contenerli la strada è aumentare la qualità dei rifiuti differenziati conferiti e recuperare gli insoluti, oltre a passare in tariffazione puntuale (TARIP), dove il secco si paga in base a quanto se ne produce, quindi i cittadini sono incentivati a migliorare la raccolta”.
“Prendendo come esempio Quarto d’Altino, il comune che amministro”, spiega il presidente, “Con il passaggio in TARIP nel 2018, a livello di raccolta differenziata dal 73% del 2015 siamo arrivati all’80% già nel 2019, riducendo il secco pro-capite dai 129 kg del 2015 ai 93 Kg del 2021. Ma possiamo ancora migliorare perché a fronte dell’80% di differenziata abbiamo un 9% di rifiuto non conferito in modo corretto per cui tutti i cittadini e le imprese possono impegnarsi per ridurlo, e per i comuni dell’entroterra come Quarto D’altino significa conseguire l’obiettivo regionale più stringente di 80 kg/anno pro capite di rifiuto residuo e 84% di raccolta differenziata entro il 2030”. Mentre a livello di insoluti: “Nel tempo sono aumentati arrivando al 10,26%, dove solo il 3,47% è domestico, ma stiamo lavorando assieme al gestore Veritas per recuperare le tariffe non pagate anche incrociando le banche dati TARI/TARIP con quelle messe a disposizione delle pubbliche amministrazioni per trovare gli immobili non iscritti in modo corretto”. L’obiettivo per tutti i comuni del bacino Venezia resta l’innalzamento della percentuale di raccolta e la qualità della differenziata in modo da contenere sempre di più l’adeguamento dei costi del servizio di gestione dei rifiuti, mantenendo al contempo l’equilibrio finanziario per le amministrazioni.
Nel caso di Quarto, “stiamo organizzando per il 17 e 18 aprile due serate, una nel capoluogo e una a Portegrandi, per spiegare come conferire correttamente e quali comportamenti adottare per migliorare la raccolta differenziata e portarla al 84%”, conclude Grosso.