Cavallino-Treporti, trio veneziano conquista la Spartan Agoge
22 Novembre 2022Se fossero nati nell’antica Sparta sarebbero appartenuti alla gloriosa cerchia dei guerrieri d’élite, quelli guidati dal coraggio oltre che dalla forza fisica.
E coraggio, Diego Nardin, Federico Costantini e Filippo Tagliapietra ne hanno avuto da vendere.
Il trio veneziano, trascinato da Diego Nardin, originario di Ca’ Savio e titolare della palestra New Body Line 2 che gestisce con la mamma Teresa e la sorella Cleo, è rientrato pochi giorni fa dalla gelida Slovakia dove ha preso parte alla 14^ edizione della Spartan Agoge.
Si tratta di un evento estremo, una sfida di forza e resistenza, non solo fisica. Una sfida contro sé stessi e contro la natura.
60 ore senza riposare, con rifornimenti minimi e in condizioni inospitali, affrontando sfide ardue per vivere l’avventura più impegnativa dal punto di vista fisico e mentale del circuito Spartan, basata sull’antico esperimento greco dal quale prende il nome.
69 in tutto i partecipanti arrivati da ogni angolo del mondo. Ben 7 gli italiani, e tra loro proprio Diego Nardin e i due amici di Burano, Federico Costantini e Filippo Tagliapietra.
«Per un appassionato di Spartan Race e gare di Endurace, la Spartan Agoge è l’avventura più impegnativa che si possa fare – ci racconta Nardin –. Quest’avventura si basa sull’antico esperimento greco dal quale prende il nome: Agoghé, ossia l’educazione di Sparta che prevedeva l’addestramento dei bambini da parte dei Krypteia (supervisori) per diventare futuri guerrieri».
La Spartan Agoge si è svolta pochi giorni fa, dal 18 al 20 novembre tra i boschi innevati di Ružomberok.
Una sfida non di certo non alla portata di tutti. Basti pensare che tra i 69 preparati atleti al via, già 7 non sono riusciti ad arrivare alla prima delle tre lunghissime notti.
«A disposizione avevamo solo uno zaino per gli indumenti e l’attrezzatura concessa dall’organizzazione e dai Krypteia, niente cibo né acqua. 60 ore di marcia e prove tra cui giochi di ruolo a squadre, come la costruzione di un piccolo villaggio a mani nude con solo un’ascia e delle corde a disposizione, per accaparrare punteggi necessari a vincere un pezzo di pane raffermo in più – continua Nardin –. Le condizioni erano veramente dure, raccoglievamo l’acqua in un ruscello, che a -6° ghiacciava in fretta».
Alla fine, stremati dalla fatica ma con grande orgoglio, tutto il team italiano è riuscito ad arrivare al traguardo: il castello di Hrad Likava, dove si sono meritati l’ambita medaglia trifecta Agoge. Un premio che porta un grande significato per il gruppo: essersi messi alla prova superando con successo i propri limiti. «Una medaglia che vale fino all’ultima goccia le lacrime di gioia versate all’arrivo».
Per arrivare al traguardo finale il trio si è allenato duramente.
«Abbiamo affrontato allenamenti faticosi e anche rinunce familiari, ma è stato un anno fantastico durante il quale si sono create grandi amicizie, come quella con Federico e Filippo, legami indissolubili.
Assieme abbiamo partecipato a eventi meravigliosi e unici, come le gare Hurricane Heat di 4-12 e 24 ore, sempre del circuito Spartan Race. Alcune tappe delle gare Spartan Race le abbiamo portate a termine anche con i nostri compagni e compagne dell’Alive, gare di endurance da 5 e 12 ore organizzate proprio da noi a Ca’ Savio. Esperienze incomparabili che ci hanno spinti al limite ma che hanno portato grandi soddisfazioni e divertimento».
Il gruppo Alive è un progetto sportivo che proprio Diego propone da tre anni nella palestra che gestisce.
La Spartan Agoge, dunque, era l’ultimo tassello che mancava al trio veneziano di guerrieri per chiudere in bellezza il circuito Spartam e poter dire al mondo, ma anche a loro stessi: ce l’ho fatta!
«È indubbiamente un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita».
Nella pagina Facebook dell’evento è possibile vedere alcuni momenti delle sfide proposte alla Spartan Agoge: https://www.facebook.com/Spartanextremeitaly