Caro energia, situazione preoccupante secondo la Conferenza dei sindaci del litorale
24 Agosto 2022I dieci Sindaci della Conferenza già precedentemente erano stati interpellati da tutte le attività del Litorale veneto. Dopo la protesta, si sono mossi condividendo le istanze dei commercianti, albergatori, ristoratori e gestori di pubblici esercizi di Caorle che nei giorni scorsi hanno dimostrato il loro dissenso contro il caro bollette.
La protesta ha messo in luce la preoccupazione di numerose famiglie e delle attività economiche che hanno espresso ai Sindaci, loro diretti interlocutori, gli effetti dei rincari riguardanti i consumi energetici.
“Come Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, nell’interesse dei cittadini e dei territori che amministriamo, chiediamo che il problema sia affrontano congiuntamente, da Governo e Regione, con una impostazione politica che agevoli misure strutturali – si legge nella missiva firmata dalla Presidente, la sindaca Roberta Nesto -. La situazione è preoccupante. Gli imprenditori non solo subiscono ancora gli effetti provocati dalla pandemia da Covid 19 e dai provvedimenti legislativi volti a contenere la diffusione del virus, ma anche la crescente inflazione che erode sempre di più il potere di acquisto di lavoratori e pensionati. Il rischio è un aumento percentuale degli interventi in termini di aiuti sociali, che, come comuni, non siamo in grado di sostenere, stante i bilanci di cui disponiamo”.
I Sindaci, nella missiva indirizzata ai Ministri e al Presidente regionale Luca Zaia, hanno richiesto azioni concrete e immediate che concorrano a contenere gli aumenti, in particolare prevedendo azioni economiche sistematiche per regolamentare il caro bollette, attraverso una decretazione d’urgenza che preveda il finanziamento di un fondo specifico a favore del calmieramento dei prezzi tramite risorse specificatamente destinate, analogamente a quanto avvenuto durante la pandemia nel 2020 – 2021 (c.d. Fondone), che interessi non solo le attività produttive ma anche i cittadini. Chiedono inoltre si attivino politiche volte alla transizione ecologica con l’utilizzo delle fonti rinnovabili, con procedure autorizzative semplificate e accelerate, secondo quanto indicato dalla Direttiva Europea 2009/28/CE.
“Promuovere, incentivare e valorizzare come strategia le comunità energetiche che rappresentano un modello virtuoso di approvvigionamento energetico per la cittadinanza i cui benefici si ripercuotono, oltre che in campo economico e ambientale, anche su molti campi del vivere civile. È un modello da perseguire per il ricorso esclusivo a fonte rinnovabili, con benefici di riduzione dell’inquinamento ambientale, ma anche costi sociali per la collettività – continua la Nesto -. Siamo disponibili al confronto e alla collaborazione ma non è più possibile attendere oltre l’applicazione di politiche che nel loro complesso siano di sollievo da un punto di vista sia sociale che ambientale. È necessaria un’impostazione politica che agevoli misure strutturali. I Sindaci non possono essere lasciati soli nella gestione delle difficoltà causate, ad avviso nostro, non solo dalla complessa congiuntura internazionale ma anche da una forte speculazione a danno di operatori privati e cittadini, come purtroppo spesso accade in situazioni analoghe, dove difficile è il monitoraggio della situazione in generale”.