Cultura ed Eventi

San Donà, inaugurazione della mostra “Evocazioni della mia terra” di Cesco MAgnolato

2 Aprile 2022

Dal 2 aprile al 15 maggio la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea della Città di San Donà di Piave ospiterà la mostra del maestro Cesco Magnolato “Evocazioni della mia terra”, curata dalla Direzione dei Musei Civici Sandonatesi.


L’opera del maestro Magnolato è da sempre legata alle terre del Basso Piave, attraverso i suoi elementi naturali e autentici che qui fondano la convivenza fra uomo e paesaggio.


Nell’anno in cui ricorre il Centenario dello storico Congresso Regionale Veneto delle Bonifiche che si svolse a San Donà di Piave nel 1922, questa mostra assume un significato ancora più suggestivo.
Gli orizzonti, l’uomo, il lavoro nei campi, le presenze vegetali frutto di quella fatica o comunque parte dello stesso ambiente, il movimento che caratterizza le sue opere, diventano un intenso racconto che, dal profondo, parla del rapporto tra noi e la terra in cui viviamo, scavalcando il tempo e i luoghi.


Cesco Magnolato:


Nato a Noventa di Piave nel 1926, risiede a San Donà di Piave.
Nei primi anni ‘40 si trasferisce a Venezia per poter frequentare prima il Liceo artistico e, successivamente, l’Accademia di Belle Arti al Corso di pittura.


Magnolato si forma così culturalmente e tecnicamente negli anni del secondo dopoguerra, in un ambiente veneziano attento alla nuova libertà e identità artistica e, negandosi a sperimentalismi estremi, si dedica a costruire un suo personale linguaggio espressivo.


A partire dal 1952 viene richiamato in Accademia, scelto dal suo stesso maestro Giovanni Giuliani come assistente alla cattedra di Incisione, divenendone in seguito titolare. Nel 1980 svolge un breve periodo d’insegnamento a Milano, avendo vinto la cattedra d’incisione all’Accademia di Brera. Rientrato all’Accademia di Venezia, continuerà l’insegnamento fino al 1984, anno in cui decide di lasciare la scuola (dopo 32 anni) per dedicarsi completamente alla sua attività artistica. Nel 1954, dopo il riconoscimento internazionale della XXVII Biennale di Venezia (1° premio per l’incisione), il Comune di Venezia gli assegna, per meriti artistici, uno studio a Palazzo Carminati, che terrà fino al 1959, assieme ad altri giovani artisti veneziani. In quegli anni Magnolato si trova dunque (anche nell’ambiente dell’opera Bevilacqua La Masa) a lavorare a Venezia, ormai pienamente inserito nel tessuto artistico della città, in un momento di particolare fervore culturale a livello internazionale. Con alcuni di questi (S. Barbaro, R. Borsato) esporrà a Milano, nel 1955, con “La rivolta dei giovani”, presentati in catalogo dal critico d’arte Renzo Biason, nella Galleria d’Arte Spotorno e a Venezia nel 1960 nell’Ala Napoleonica Piazza San Marco con (S. Barbaro, R. Borsato, D. Paolucci, G. Gambino, A. Gianquinto, R.Licata, C. Magnolato), in catalogo “Sette pittori d’oggi”, presentati dai proff. Pietro Zampetti e Guido Perocco.


Da allora ha partecipato alle più importanti esposizioni di pittura e grafica in Italia ed all’estero.
L’inaugurazione sarà alle ore 17.00, mentre la mostra sarà aperta secondo il seguente programma:


da martedì a sabato 16.00-19.00
domenica 10.30-12.30 / 16.00-19.00


chiusa domenica 17 aprile