Mascherine di lusso contraffatte sequestrate dalla Guardia di Finanza. Il fornitore era una società con sede a Fossalta di Piave
29 Dicembre 2020Nel corso di due distinte attività di controllo, gli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Compagnia di Pordenone, rinvenivano, all’interno di due esercizi commerciali di sartoria e vendita di biancheria, con sede nel capoluogo e a Sacile, un centinaio di mascherine facciali in tessuto con impressi marchi contraffatti di note griffe di moda (Louis Vitton, Gucci, Fendi, Burberry, Versace, Valentino, Dior).
Dopo aver sequestrato le mascherine contraffatte, gli uomini delle fiamme gialle hanno effettuato gli opportuni approfondimenti documentali, tesi ad individuare la fonte di “approvvigionamento” dei due esercizi commerciali, scoprendolo in una società di capitali con sede a Fossalta di Piave, attiva nel commercio di tessuti.
Informata dell’attività, la Procura della Repubblica di Pordenone disponeva, nell’immediatezza dei fatti, la perquisizione della società fornitrice, all’esito della quale venivano rinvenuti, dai militari della Guardia di Finanza delegati all’esecuzione, oltre 160 metri di tessuti con impresse le stesse false griffe, anche questi sottoposti a sequestro, che venivano utilizzati per realizzare i citati prodotto commercializzati.
I titolari delle due attività commerciali pordenonesi e il rappresentante legale della società con sede nella provincia di Venezia sono ora indagati dalla Procura della Repubblica di Pordenone per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per ricettazione.
I loghi delle note case di moda riportati nel tessuto, palesavano una qualità di riproduzione particolarmente elevata, tale da renderli difficilmente distinguibili da quelli originali. Le mascherine facciali prodotte con tale tessuto venivano poste in vendita a 10 euro al pezzo, ovvero, in alcuni casi, quasi 20 volte inferiore a quello dei prodotti originali.