Sanità

Ulss4 “Veneto Orientale”, a ottobre arrivano i sostituti per i medici di medicina generale che andranno in pensione.

19 Settembre 2020
Nuovi medici per San Donà, Eraclea, Meolo.
 
In presenza di un ricambio generazionale che sta coinvolgendo vari medici di medicina generale nella Venezia orientale, l’Azienda sanitaria sta provvedendo alla sostituzione dei professionisti che andranno in pensione.
 
A San Donà di Piave dal 1° ottobre andrà in quiescenza il dottor Enrico Callovi, i propri assistiti potranno scegliere un nuovo medico tra quelli già disponibili nell’ambito territoriale a cui si aggiungerà anche un nuovo inserimento.
 
Ad Eraclea saranno due i medici in uscita dalla professione: dal’1° ottobre il dottor Alessandro Pollon e a metà ottobre Renzo Baccichetto. Entrambi verranno sostituiti da colleghi con incarico temporaneo. Non solo. Sempre nel territorio comunale di Eraclea il 1° ottobre si insedierà un ulteriore medico che offrirà ai cittadini un’altra possibilità di scelta oltre ai medici già presenti.
 
Tutti gli assistiti dei medici in uscita a breve riceveranno una lettera che fornirà tutte le indicazioni per scegliere il nuovo medico di famiglia.
 
Anche sul fronte dei Pediatri di Libera Scelta sono in arrivo una serie di avvicendamenti. Dal 1° ottobre la dottoressa Wally Melchiori, con studio a Ponte Crepaldo di Eraclea, andrà in quiescenza e verrà sostituita da un pediatra con incarico temporaneo. Nella stessa data si insedierà un nuovo pediatra anche a Meolo in sostituzione della dottoressa Maria Carla Ricci venuta a mancare prematuramente. Anche in questo caso i genitori dei bambini assistiti riceveranno una lettera con indicate le modalità per scegliere il nuovo pediatra.
 
«A nome dell’Azienda Sanitaria che rappresento – commenta il direttore generale Carlo Bramezza – ringrazio questi stimati professionisti che per anni si sono dedicati alla professione con passione e impegno, rispondendo pienamente ai bisogni degli assistiti con ampia soddisfazione degli stessi.
 
Pur in considerazione di una diffusa carente disponibilità di medici, l’Azienda si è subito attivata cercando di dare all’utenza una continuità del servizio».