Cronaca

Maltempo in veneto: danni fino al 50% sulle produzioni agricole

8 Giugno 2020

«Le conseguenze dei cambiamenti climatici segnano anche l’Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – spiega la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Un allarme confermato anche quest’anno dalla perdita lungo la Penisola di più un frutto su tre con il crollo dei raccolti dovuto all’andamento climatico, dalle pesche alle nettarine (-28%) fino alle albicocche (-56%), ed un rincaro dei prezzi al consumo».

La conta dei danni in questi giorni interessa i vigneti, campi di mais, soia, orzo, piante da frutto e ortaggi in varie province del Veneto. Le prime rilevazioni parlano di perdite dai 20 al 50% in base alle aree più colpite. Il monitoraggio dei tecnici è costante e si riferisce anche alla distruzione di serre, allagamenti dei campi, tetti scoperchiati.

Coldiretti Veneto ricorda agli agricoltori che il ricorso alle polizze assicurative è un percorso pressoché inevitabile per le imprese agricole in quanto strumento concreto di tutela nei confronti dei fenomeni ricorrenti del maltempo.

«Una valida alternativa, ma impegnativa dal lato economico – spiega Coldiretti – per i viticoltori, frutticoltori e orticoltori è rappresentata dai sistemi di difesa attiva come le reti protettive che consentono di evitare le perdite di raccolto anche in presenza di eventi particolarmente intensi».