Cronaca

Ascom: ztl a San Donà per aiutare il centro ad animarsi

1 Giugno 2020

Chiusura di via Cesare Battisti e Corso Silvio Trentin, dalle 20 alle 23.30, per aiutare il centro a rianimarsi e le attività a riprendere fiate dopo il lungo lockdown. È la proposta di Confcommercio presentata all’amministrazione comunale.

«Lo scenario post Covid-19 – interviene il presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, Angelo Faloppa – ci deve fare ripensare al modello di business delle imprese. E la frequentazione del centro potrebbe essere diversa rispetto al passato. La sfida (difficile, costosa, impegnativa, ce ne rendiamo conto) è che il centro diventi, durante le ore serali, luogo di socializzazione e che la fonte di attrazione siano i negozi stessi. Sappiamo noi per primi che gli operatori faticano ad aprire durante le serate, che i costi molte volte non hanno trovato ristoro dagli incassi delle aperture, ma questa nuova impostazione potrebbe veramente dare una svolta importante al “piccolo commercio”, con un rilancio per tutti».

 

Ecco, dunque, la proposta avanzata all’amministrazione comunale:
Chiusura di via Cesare Battisti e di corso Silvio Trentin dalle 20 alle 23.30 (inizialmente si pensava dalle 19.30 alle 23).

«La chiusura deve essere esclusivamente serale e non deve in nessun caso prevedere chiusure durante l’orario normale di apertura dei negozi e degli uffici – ha precisato il delegato comunale Ascom, Luigino Fontanello -. Lo scopo è quello di permettere ai bar ed ai negozi posti lungo quelle vie di estendere, se lo vogliono, la propria superficie di vendita/somministrazione durante le ore serali. Per non interferire con l’apertura diurna, prevediamo che le eventuali installazioni (sedie e tavolini) devono essere posizionale dalle 20 e rimosse per le 23.30».

Questo permetterebbe una diversa, ma certamente migliore, fruizione del centro. «Non dico che corso Silvio Trentin e via Cesare Battisti possano diventare l’isola pedonale delle nostre località balneari, ma se tutti ci credono ed investono su questa idea, potrebbe essere una valida alternativa per i residenti». L’auspicio è che tutti possano aderire a questa proposta, non solo i pubblici esercizi». Ovvio che se i negozi non aprono, l’opportunità rimarrà solo per i pubblici esercizi», conclude Fontanello.

«Da marzo di quest’anno è cambiato il mondo – conclude il presidente Faloppa – e solo chi lo saprà reinterpretare non ne verrà sconfitto. Sicuramente la strada non è facile e ci vuole tempo per vedere i risultati, ma le condizioni che, purtroppo, si sono concretizzate richiedono approcci diversi rispetto al passato. È un sacrificio per tutti, commercianti e commessi, che potrebbe dare soddisfazioni inaspettate, se affrontati con il giusto spirito e progettualità».

 

Da ricordare che Confcommercio San Donà-Jesolo sta lavorando per una piattaforma rivoluzionaria di market-place dedicata proprio al piccolo commercio.