Cronaca

Apindustria Venezia: le PMI sono in crisi, serve azione urgente

17 Marzo 2020

Si è svolta lunedì 16 marzo una videoconferenza tra i vertici di Apindustria Venezia – il Presidente Marco Zecchinel, il vicepresidente Roberto Dal Cin e il Direttore Nicola Zanon – e Il Vicepresidente della regione Veneto Gianluca Forcolin.
Tema del confronto è stato, nell’ambito dell’emergenza Covid19, la condizione delle Piccole e Medie Imprese del territorio e i provvedimenti economico fiscali che Regione e Governo stanno attuando in queste ore e nel prossimo futuro.

Il Presidente Zecchinel ha delineato sinteticamente la situazione generale delle aziende associate, riportando qualche concreto esempio di criticità, a partire dalla propria azienda, fortemente impegnata a fornire gas medicinale agli Ospedali in trincea, in quella che è una vera è proprio battaglia quotidiana contro il virus.

«L’associazione delle PMI della Città Metropolitana di Venezia ha elaborato un’analisi dei dati dalle proprie aziende associate – ha dichiarato il direttore Zanon –, sulla base di un’indagine condotta presso di esse nei giorni scorsi, tramite questionario scritto e chiamate telefoniche».

Ne è emerso come le difficoltà siano riscontrate su vari fronti: dal calo della domanda interna per il 33%, estera per il 15%, alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime per il 14% che sta causando conseguenti rallentamenti nella produzione.
Oltre all’inevitabile incertezza di strategie commerciali (20%), si riscontra pure una mancanza di forza lavoro per il 5% (malattia).
A questo si sommano problemi di liquidità che comportano l’impossibilità di pagamento dei fornitori come evidenzia 23% degli intervistati.
Le criticità finanziarie (accesso al credito, mancati pagamenti) sono indicate dal 6% del campione.
Si sono, purtroppo, già riscontrati alcuni licenziamenti di lavoratori, principalmente con contratto a tempo determinato.
Da non sottovalutare come anche l’acqua alta dello scorso Novembre si sia fatta sentire nella città di Venezia, rappresentando la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Circa le soluzioni per fronteggiare tale situazione, emerge al primo posto il ricorso agli ammortizzatori sociali, seguito dalla necessità di ridurre il numero dei dipendenti, dalla dilazione dei pagamenti e il ricorso allo smart working.

«Tale strumento – continua il direttore – è, purtroppo, utilizzato da ancora la minoranza delle aziende. Sarà sicuramente necessario un serio ragionamento di adeguamento agli strumenti informatici avanzati, oltre all’indispensabile aggiornamento del quadro normativo».

Continuando con la disamina dei dati, Apindustria risulta utile presso i propri associati nella puntuale informazione su agevolazione e strumenti in campo per il 58%, il 25% per l’attivazione della cassa integrazione in deroga e il 17% per quanto riguarda la sospensione di mutui e pagamenti.

Il direttore Zanon fa emergere come il Sistema bancario non sia preparato: «Ci viene richiesto di dimostrare il calo del fatturato – denuncia – ma è difficile da testimoniare nell’immediato».

Il direttore ha fatto inoltre presente l’eventuale disponibilità da parte di 7 aziende associate all’immediata produzione di mascherine protettive, pronte a sottoporsi all’accettazione da parte degli organi ufficiali preposti alla certificazione sanitaria (Istituto Superiore della Sanità).

«La Regione sta facendo tesoro delle varie istanze che stanno giungendo da più parti – ha commentato il vicepresidente del Veneto Gianluca Forcolin –. Sono riassunte in un unico documento di richieste urgenti al Governo.
La proporzione dei sostentamenti economici da Roma deve essere seria e ben calibrata, sulla base del PIL regionale. Su tutti, il turismo Veneto è fonte di ricchezza per tutto il Paese, quindi funzionale alla sostenibilità del Sistema sanitario nazionale, oggi tanto osannato».

Del turismo ne ha parlato anche il Vicepresidente di Apindustria Venezia Dal Cin, con Delega al settore. «Le prenotazioni sono completamente azzerate – denuncia – e la prospettiva di ripartire con il mese di Maggio, come da tradizione con la scadenza della Pentecoste, appare oggi quanto mai irrealistica».

Un ulteriore grande problema è rappresentato dal comparto dell’edilizia: l’intera filiera è in crisi. «Alle Imprese turistiche, per rimanere i tema – aggiunge Dal Cin – manca la liquidità per pagare gli investimenti dello scorso inverno, senza contare i cantieri in via di ultimazione oggi improvvisamente bloccati per le note difficoltà legate all’impiego degli operai».

Il Direttore Zanon, infine, ha chiesto indicazioni per quanto concerne le donazioni da parte delle aziende che hanno manifestato la propria disponibilità a dare una mano, in linea con la tradizione solidaristica dei Veneti.

Le parti hanno concordato che da questa grave situazione emergenziale, di carattere sanitario, economico e non ultimo sociale, ci si salva tutti insieme, facendo squadra, compiendo ciascuno la propria parte.