Jesolo, una spiaggia smoke free?
30 Gennaio 2020Jesolo potrebbe essere la prossima spiaggia Smoke Free del Veneto. Sulla scia delle tante segnalazioni e richieste espresse all’amministrazione, il sindaco Valerio Zoggia ha incontrato questa mattina i componenti dell’O.G.D., Organismo di Gestione della Destinazione, invitando ad una riflessione sulla possibilità di introdurre sul litorale o in alcune parti un divieto di fumo.
Il tema sarà discusso nelle prossime settimane assieme alle associazioni di categoria della città, per valutare la fattibilità della proposta per essere poi riportata in seno all’O.G.D. in occasione del prossimo tavolo di lavoro. L’argomento è particolarmente sentito dall’opinione pubblica e diverse spiagge italiane hanno già seguito la filosofia dello “smoke free” sui loro litorali, creando al contempo delle zone dedicate ai fumatori. L’obiettivo è duplice: tutelare la salute delle persone e salvaguardare l’ambiente dall’inquinamento dei mozziconi abbandonati sulla spiaggia.
Valerio Zoggia, sindaco di Jesolo:
«È da tempo che questa idea ci viene evidenziata da cittadini e anche da ospiti della nostra località che caldeggiano l’introduzione di un divieto di fumo. Come amministrazione ci abbiamo riflettuto e vorremmo poter condividere le nostre idee con le associazioni di categoria che operano nel settore turistico della città per poter poi valutare al meglio una decisione. Il confronto per noi è fondamentale per avere il quadro più completo possibile, considerato anche che una decisione di questo tipo va a toccare in maniera diretta gli operatori economici. Da parte nostra non ci sono veti o preconcetti».
Dopo l’annuncio stampa del primo cittadino jesolano, interviene il presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori.
Alberto Maschio, presidente AJA:
«Spiaggia smoke free? Non facciamoci prendere dall’emotività e costruiamo assieme un più ampio progetto a tema ambientale.
Come tutte le proposte importanti e che coinvolgo il territorio, anche questa va valutata attentamente. Va capito eventualmente come attuare questa idea, partendo da una importante base, ovvero i risultati ottenuti da chi l’ha già fatto. Ritenendo che non si debba mai agire sull’onda dell’emotività del momento, decidendo in modo attento e razionale, propongo di aprire un tavolo di confronto con il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria, mettendo sul piatto tutto ciò che riguarda l’eco sostenibilità nella nostra località. Mi spingo oltre, per fare un esempio: perché non valutare anche il plastic free, vietando l’uso della plastica per le bevande? È solo una idea per ribadire come il tema dell’ambiente, oggi sulla bocca di tutti, vada affrontato non come una moda del momento o, appunto, spinti dall’emotività, ma con una forte progettualità di base. Il tema deve essere affrontato in modo molto più ampio».