Rifiuti naturali spiaggiati, Zanon: classificati al più presto come biomassa
12 Dicembre 2019Massimo Zanon, Presidente di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia, richiama con forza la politica nazionale perché, con una soluzione tecnica già considerata percorribile, si ponga fine all’emorragia di risorse pubbliche, sprecate per togliere dalle spiagge la massa di legno ed altri vegetali, considerata indistintamente rifiuto speciale con i costi di smaltimento, che gravano in modo sempre più pesante sui Comuni del litorale, quindi sulla collettività di cittadini ed imprese.
Dati storici indicano che, in media, i rifiuti spiaggiati, sul litorale della costa veneziana, sono stati 20.000 tonnellate all’anno. Nella sola Jesolo e in un anno particolarmente critico, il 2013, i costi hanno toccato 1.200.000 euro a carico dei cittadini. Il legno, che potrebbe costituire biomassa, costituisce circa il 90% di quanto depositato dal mare.
Massimo Zanon, Presidente di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia:
«La questione ancora aperta dei rifiuti di natura vegetale spiaggiati, il cui smaltimento grava sulle casse dei Comuni, dei cittadini e delle imprese, deve essere superata al più presto.
Sono costi sempre più alti che, dati i vincoli di bilancio, vengono ormai coperti con la tassa di soggiorno, le cui risorse dovrebbero invece essere destinate alla promozione ed alla competitività dell’economia del turismo. Se riconosciuti come biomassa, i rifiuti spiaggiati diverrebbero riutilizzabili ed in grado persino di costituire una fonte di reddito per l’impresa, che ne gestisse la raccolta. La questione è stata presa a cuore dalla deputata, Giorgia Andreuzza, che ringrazio per il continuo impegno; ora ci attendiamo che il Governo, in particolare il Ministero dell’Ambiente, compia il passo decisivo con gli opportuni provvedimenti: agire al più presto consentirà risparmi ingenti e quindi i Comuni potranno davvero destinare le risorse della collettività allo sviluppo del patrimonio turistico ed ambientale».