Jesolo “caccia al rifiuto” per imparare l’importanza dell’ambiente
8 Ottobre 2019Circa 260 ragazzi di prima media delle scuole jesolane parteciperanno all’iniziativa “Rifiu-Thlon – Caccia al rifiuto” sulla spiaggia del Faro di Jesolo promossa da AICS Ambiente. Lo scopo della proposta è sensibilizzare ed educare i giovani alla tutela dell’ambiente.
Due istituti scolastici della località, il “Calvino” di Jesolo paese e il “D’Annunzio” del Lido di Jesolo, con 12 classi di prima media per un totale di circa 260 studenti coinvolti.
Sono i numeri che caratterizzano Rifiu-Thlon – Caccia al rifiuto, iniziativa di sensibilizzazione ai temi ambientali attraverso lo sport e il gioco.
L’evento è organizzato dall’Associazione Italiana Cultura Sport (AICS) Ambiente con il sostegno del Comune di Jesolo ed è in programma per il prossimo venerdì 11 ottobre sulla spiaggia del Faro di Jesolo.
L’obiettivo della proposta, diversa dalle tradizionali “giornate ecologiche” è di promuovere il tema dell’ecologia e la cura dell’ambiente attraverso un approccio particolare e un modo diverso di diffondere la “Cultura Ambientale”, con l’intento di concorrere alla formazione dei ragazzi quali cittadini del futuro.
L’evento si svolgerà con una gara a premi. Sulla spiaggia del faro saranno individuate zone dove saranno nascosti degli oggetti/rifiuto che i giovani dovranno trovare. Una volta recuperati questi rifiuti, i volontari dell’organizzazione si impegneranno a spiegarne le caratteristiche, con una lezione mirata per far capire i danni e la pericolosità legate alla dispersione o all’abbandono nell’ambiente.
“La proposta di Rifiu-Thlon rappresenta una valida occasione per i giovani che sempre più si dimostrano attenti alle tematiche ambientali per attuare buone pratiche e contribuire a tenere pulita e in ordine la città in cui vivono – spiega l’assessore all’Ambiente, Esterina Idra -. Non si tratta della classica giornata di “pulizia” ma di una vera e propria opportunità formativa strutturata comunque in modo divertente. Ogni oggetto trovato ha un suo impatto sull’ambiente e spiegarlo serve a far sviluppare una coscienza ambientale che porti i giovani a pensare, a riflettere e scegliere di smaltire in modo corretto ogni prodotto che ha esaurito il suo ciclo”.